Il 22 marzo 2016 è stata presentata al Parlamento dal Ministro Lorenzin, la Relazione del Ministero della Salute sui problemi alcol correlati (dati 2015).
Questi i dati essenziali della Relazione:
La Prevalenza (media dei consumi di popolazione sulle persone di età maggiore di 11 anni) è pari al 63% (nell’anno: M=76,6%, F=50,2). Il dato di prevalenza è in continua discesa negli ultimi 10 anni: il dato del 2005 era pari al 69,7%.
Consumo medio pro capite: in Italia si consumano nell’anno 6,1 litri pro capite di alcol puro, il valore più basso (già da tre anni consecutivi) tra i 28 Paesi EU. Rimane principale il contributo della bevanda vino.
I comportamenti di abuso sono in riduzione. Benché la nozione di consumo abituale eccedentario, adottata da qualche anno dall’ISS, consideri a rischio anche un solo consumo occasionale nella fascia di età inferiore ai 18 anni (il cosiddetto underage drinking), tale indicatore mostra che la prevalenza tra il 2007 ed il 2014 è in diminuzione sia nei maschi sia nelle femmine (2007: M=22,4%, F=10,2%. 2014: M=15,5%, F=6,2%).
I consumi fuori pasto riguardano nel 2014 il 38,1% dei maschi ed il 16,5% delle donne. Si tratta di consumi che crescono a partire dagli 11 anni e che trovano il loro picco nella fascia di età 18-44 anni.
I binge drinkers – consumi continuativi di almeno 6 bicchieri di alcolici in una singola occasione – rappresentano, sulla popolazione dei bevitori nel 2014, il 10,0% degli uomini e il 2,5% delle donne. Questi dati tendono però a raddoppiare nella fascia giovanile 18-24 anni. Il comportamento è dominante nei maschi in tutte le fasce di età.
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