L’abuso di bevande alcoliche rappresenta una problematica comune a tutta l’Unione Europea. L’Europa è la regione con la percentuale di bevitori più alta al mondo ed il consumo dannoso di alcol risulta essere causa di circa il 7,4% di tutti i problemi di salute e delle morti premature nell’UE. Tra le conseguenze di questo consumo figurano un elevato numero di incidenti mortali sulle strade europee, un vasto impatto sociale sotto forma di violenza, criminalità, problemi familiari e relazionali ed una bassa produttività lavorativa.

Benché le bevande alcoliche rivestano una considerevole importanza in termini di crescita economica dell’UE ed in varie regioni d’Europa esse rappresentino un consolidato valore culturale, si sottolinea l’importanza di adottare strategie efficaci e possibilmente integrate, funzionali al prioritario obiettivo di diffusione di modelli di consumo consapevole.  V. Politiche Alcologiche.

Nel suggerire l’implementazione di azioni politiche uniformi l’Unione Europea deve comunque tener conto delle diversi tipi di culture del bere connotanti ciascuna realtà locale. Come già evidenziato, l’immagine che le popolazioni europee hanno dell’alcol varia sensibilmente da nazione a nazione in ragione del substrato storico e culturale.

Come nelle culture mediterranee o culture bagnate l’alcol è elemento familiare, socialmente accettato ed intimamente legato all’alimentazione, così, di converso, nelle culture nord europee o culture asciutte il suo consumo viene associato a valori d’uso trasgressivi. La maggiore o minore integrazione sociale delle sostanze alcoliche incide considerevolmente sulla tipologia e sul grado di severità delle misure di prevenzione e trattamento delle problematiche alcol-correlate implementate a livello nazionale.

Mentre i Paesi mediterranei focalizzano l’azione su politiche di prevenzione e di miglioramento dell’informazione e dell’educazione improntate al principio del bere responsabile ed alla promozione di una cultura positiva del bere associato a momenti di convivialità e di vita familiare, i Paesi nordici prediligono politiche di controllo formale, esercitate dallo Stato attraverso misure restrittive di regolazione della produzione e della distribuzione delle bevande alcoliche.

Grafico Amphora

Tassazione nella UE

Limiti di età nella UE

Restrizioni legali sul consumo di alcol in determinati luoghi e ambienti

Nell’ambito dei recenti sviluppi internazionali in materia di alcohol policy, vanno menzionate gli interventi di prezzo minimo per unità di prodotto (alcohol minimum unit price, MUP), adottato dalla Scozia nel 2018 e successivamente dal Galles sugli esempi di precedenti sperimentazioni adottate dall’Australia e dal Canada, e la decisione irlandese del 2022 di rendere obbligatorio sull’etichetta che accompagna tutti i contenitori di bevande alcoliche avvertimenti di salute relativi al rischio cancro e a quello per il nascituro. 

Il prezzo minimo legale è una misura che si propone di limitare il prezzo di accesso alle bevande alcoliche in modo da prevenire la diffusione di prodotti a basso prezzo o scontistiche particolarmente convenienti. Il periodo sperimentale con cui la Scozia ha testato la misura ha condotto ad adottarla come norma di legge definitiva. La decisione irlandese adottata dalla Repubblica d’Irlanda in maniera unilaterale, ha suscitato molti contrasti a livello degli stati membri dell’UE ed entrerà in vigore nel gennaio 2026.