Il 16 gennaio 2013 è stata presentata a Roma da Telefono Azzurro ed EURISPES “l’Indagine conoscitiva sulla condizione dell’infanzia e dell’Adolescenza 2012” (di cui troverete una sintesi nella sezione Rapporti di ricerca). Dall’indagine emerge che il 64% dei ragazzi di età compresa tra i 12 ed i 18 anni dichiara di bere alcolici, un’abitudine per il 10,6& e per il 2,5% che ne fa un uso quotidiano, mentre il 50,9% sceglie solo qualche volta questo genere di bibite. Solo il 35,2% dei ragazzi afferma di non essere interessato all’alcol. Quando questi ragazzi iniziano a bere? Il consumo di alcolici sembra avere inizio soprattutto nel periodo della scuola media :  è così per il 65,7% dei ragazzi più giovani (12-15 anni) e per il 44,1% dei più grandi. I più grandi (46,2%) dichiarano, inoltre, di aver bevuto alcolici la prima volta dopo i 15 anni.

Allo stesso tempo si deve sottolineare anche che il 21,1% dei protagonisti della ricerca aveva meno di 11 anni quando hanno bevuto la prima bevanda alcolica. A seguito di questo lancio, il prof. Enrico Tempesta, Presidente del Laboratorio Scientifico dell’Osservatorio, dichiara, in un comunicato stampa, che i dati rilasciali da Telefono Azzurro/Eurispes integrano bene le evidenze  della recente ricerca OPGA/SIMA diffuse lo scorso 12 dicembre. Dal lato dei consumi totali, afferma Tempesta, gli adolescenti italiani di età compresa fra i 12 ed i 18 anni sono consumatori per il 64% dei casi e non consumatori per il 35% e questo è coerente con i dati dell’OPGA relativi alla fascia di età compresa tra i 13 ed i 24 anni (70% sono consumatori e 30% non consumano). Diverse sono le considerazioni relative all’età di inizio e al contesto in cui i giovani iniziano il rapporto con l’alcol. A questo proposito, la ricerca OPGA focalizzata sui 13-14enni segnala che il primo assaggio  di una bevanda alcolica è avvenuto ad una età maggiore dei 10 anni per il 41,6% dei rispondenti contro il 29,5% di chi ha iniziato prima dei 10 anni. E’ però fondamentale sottolineare come la precocità del primo assaggio sia prevalentemente correlata con la presenza degli adulti  (genitori e/o parenti) nel 73% dei casi, in ambiente conviviale durente un pasto 63,2% e 22,8% in una occasione speciale. Queste ricerche, ancora una volta, sottolineano il ruolo fondamentale che gli adulti hanno nell’educare i giovani ad un rapporto responsabile con la bevanda alcolica  soprattutto se riescono a dare regole che sottraggono i ragazzi ai modelli di comportamento del gruppo dei pari. Benchè resti validissima la raccomandazione per cui i minori non devono bere, tenuto conto del contesto culturale italiano dove le bevande alcoliche, in particolare vino e birra, esercitano un ruolo alimentare, ciò impegna ancora di più il mondo degli adulti ad una vigilanza attenta ed autorevole sul tema.