Il dr. Michele Contel, Segretario Generale dell’Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcol, commenta i dati ISTAT 2012 sull’uso e l’abuso di alcol in Italia, presentati all’Istituto Superiore di Sanità a Roma in occasione dell’Alcohol Prevention Day del 18 aprile 2013. Viene confermata la tendenza a consumi in generale flessione (su base annua stabile ma su base decennale quasi -4%). Il netto calo del consumo quotidiano , soprattutto femminile ma anche maschile lascia intravvedere il tramonto dell’abitudine quotidiana al vino sia a pranzo che a cena.
Il solo trend in rialzo è quello del consumo occasionale (dal 35,8% al 42,2% tra il 2002 e il 2012), in parte collegato ai consumi fuori pasto (che peraltro scendono dal 39,9% del 2011 al 38,5%), e a momenti di socializzazione più amicali che familiari, segna però anche una ricollocazione dei consumi in chiave di riduzione delle frequenza.
Incoraggiante e consolidata la discesa complessiva delle aree di rischio (bere immoderato (dall’8,4% al 7,5%) e binge drinking (dal 7,5% al 6,9%): ma soprattutto la riduzione in valore assoluto, tra il 2011 e il 2012 dei soggetti a rischio che passano da più di 8 milioni di individui a meno di 7 milioni mezzo, sia pure nel perimetro della definizione rigida di rischio utilizzata da ISTAT.