Mai come oggi il termine ‘movida’ è utilizzato anche come sinonimo di spazio pubblico monopolizzato da persone ed esercizi commerciali, nel quale si verifica spesso una perdita di controllo da parte dei frequentatori, esposto a comportamenti e attività che compromettono la sicurezza del luogo e mettono a dura prova la pazienza dei residenti, loro malgrado esposti alle conseguenze negative del contesto. In questo quadro si è inserita ora la pandemia: assembramenti fuori dai locali, scarso uso della mascherina, scarso rispetto delle distanze, ma anche difficoltà per gli esercizi commerciali a gestire all’interno di un’emergenza economica norme e procedure spesso non chiare e sovrabbondanti.

È in questo contesto che si inserisce il lavoro svolto da ITB-CNR, ora CNR-CID Ethics, e Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcool dedicato alla città di Milano. Il confronto tra la ricerca condotta nel 2018 a Roma e quella nei quartieri milanesi (Navigli, Colonne di San Lorenzo e Isola) svolta nel 2020 permette di cogliere in maniera articolata convergenze e divergenze tra i diversi contesti, e soprattutto di evidenziare le criticità più importanti che possono contribuire a fornire indicazioni di tipo propositivo e progettuale utili per gli interventi futuri sul settore.

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